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Cosa rischio se avvio una procedura esecutiva abusiva verso qualcuno?

Se si procede con un’esecuzione si interferisce nella capacità d’agire. Senza un motivo concreto un’esecuzione è una coazione e quindi è punibile. Ciò è stato confermato dal Tribunale federale nella sua sentenza del 29 aprile 2021.

Se qualcuno intralcia la libertà d'agire di un'altra persona, ad esempio minacciando gravi danni, ciò configura una coazione punibile. Un’esecuzione limita la libertà d'agire ed è esente da pena solo se vi sono ragioni di fatto che la giustificano.

Una donna avvia una procedura esecutiva contro la nuova compagna del suo ex fidanzato

Una donna ordina merci online a nome della nuova compagna del suo ex fidanzato e presenta una domanda di esecuzione nei suoi confronti senza alcuna motivazione concreta. Mentre il Tribunale distrettuale non lo considera un reato, il Tribunale cantonale ritiene la donna colpevole di coazione a causa della procedura esecutiva avviata. La donna condannata interpone ricorso in materia civile al Tribunale federale, ma il Tribunale federale conferma la decisione del Tribunale di grado inferiore.

L’esecuzione ostacola i progetti

Come sottolinea il Tribunale federale, l'iscrizione nel registro delle esecuzioni costituisce un'intensa interferenza nella capacità d’agire. La persona escussa deve agire contro l’esecuzione ingiustificata. Inoltre, l'iscrizione nel registro delle esecuzioni può ostacolare i suoi progetti, ad esempio non può più senz’altro affittare un appartamento.

Ciò non è mutato dal fatto che dal 1° gennaio 2019 sono state estese le possibilità di agire contro un’esecuzione (si veda anche: «7 Risposte al diritto di consultare il registro delle esecuzioni»). Anche in applicazione della nuova legge non è possibile far cancellare in modo semplice un'iscrizione nel registro delle esecuzioni.

Attenzione: se il debitore non paga e il creditore può dipartirsi dell’idea che il suo credito è giustificato, quest’ultimo può minacciare di adire le vie esecutive o presentare una domanda d’esecuzione senza incorrere in sanzioni.

Il Tribunale federale ha respinto il ricorso e condannato la ricorrente a pagare le spese giudiziarie per un importo di 3.000 franchi svizzeri.

Aggiornato l'11 maggio 2023