Autorità

Una commissione d'esame composta in modo errato può causarmi una bocciatura?

Se una commissione d'esame non è composta adeguatamente, le sue decisioni sono incostituzionali e quindi nulle.

Una commissione d'esame è un'autorità amministrativa. Chiunque venga valutato da una commissione d'esame è protetto dalle garanzie procedurali sancite dalla Costituzione e ha quindi diritto a essere valutato da una commissione d'esame correttamente composta. Una commissione d'esame non correttamente composta non può decidere se un candidato ha superato o meno l'esame. Lo ha stabilito il Tribunale federale nella sentenza del 5 febbraio 2022.

L'aspirante podologa si oppone alla decisione negativa dell'esame

Una donna completa il programma di formazione per diventare podologa qualificata SSS, ma non supera l'esame pratico finale per due volte. Il ricorso alla commissione d'esame e il ricorso al tribunale cantonale sono entrambi infruttuosi. Poiché i ricorsi al Tribunale federale in materia di diritto pubblico contro le decisioni sui risultati degli esami sono inammissibili, la donna presenta un ricorso costituzionale sussidiario al Tribunale federale. Il Tribunale federale accoglie il ricorso.

Diritto a una commissione d'esame correttamente composta

Una commissione d'esame o d'appello è un'autorità amministrativa e deve rispettare le garanzie procedurali costituzionali. Queste stabiliscono, tra l'altro, che l'autorità amministrativa deve essere composta in modo adeguato.

Il programma quadro dei programmi di formazione dell'Istituto professionale superiore «Podologia» prevede che la commissione d'esame, che funge anche da commissione d'appello, sia composta da 3-5 membri per l'esame pratico finale. Se la normativa vigente prevede un numero specifico di membri, «tutti i membri devono partecipare alla decisione, a meno che il regolamento non preveda diversamente». L'autorità che decide in una composizione incompleta senza che la legge preveda un quorum corrispondente commette un diniego formale di giustizia», secondo il Tribunale federale.

Nel caso in esame, un membro della commissione d'appello si è ricusato e solo due persone hanno valutato il ricorso del ricorrente. Tuttavia, il regolamento d'esame applicabile non prevede disposizioni derogatorie, per cui la commissione avrebbe dovuto decidere con un numero completo di almeno tre membri.

Una commissione d'esame composta in modo non corretto non può prendere una decisione valida

Se un membro si ricusa, deve essere sostituito per quanto possibile. Se ciò non è possibile, secondo la giurisprudenza, solo un'autorità politica eletta può comunque prendere una decisione, poiché non ha membri sostitutivi. Tuttavia, se un'autorità come un comitato di revisione non è composta correttamente, ciò comporta l'annullamento della decisione contestata. «La correzione del difetto è fondamentalmente esclusa», ha proseguito il Tribunale federale.

Pertanto, ha accolto il ricorso, ha annullato la sentenza del Tribunale amministrativo cantonale e ha rinviato il caso alla commissione d'esame per una nuova valutazione, che «deve decidere nuovamente sull'esame pratico finale del ricorrente in una composizione adeguata».

Il Tribunale federale non addebita le spese processuali. Poiché la ricorrente non era rappresentata da un avvocato, non riceverà alcuna spesa ripetibile.

Aggiornato il 14 agosto 2024