Orario di lavoro in caso di lavoro ridotto
5 risposte sull’orario di lavoro in caso di lavoro ridotto
- Ho diritto al lavoro a orario ridotto per compensare un eccesso di ore negative?
- Il mio datore ha fatto richiesta per ‘indennità per lavoro ridotto. Cosa succede ai miei straordinari?
- Lavoriamo ad orario ridotto. A quanto ammonta il salario che riceverò durante le ferie?
- Non ho un livello di occupazione fisso. Ho comunque diritto all'indennità per lavoro ridotto?
- Devo essere disponibile in qualsiasi momento durante il periodo di lavoro ridotto?
Ho diritto al lavoro a orario ridotto per compensare un eccesso di ore negative?
Dipende dall’ammontare di ore di lavoro perse. Se per ogni periodo di conteggio, vale a dire per ogni mese o per ogni periodo di quattro settimane consecutive di lavoro, la perdita di ore di lavoro rappresenta almeno il 10% delle ore di lavoro normalmente fornite dai dipendenti dell'azienda, il vostro datore di lavoro può fare richiesta di un'indennità per lavoro ridotto.
Se il suo datore di lavoro rinuncia alla richiesta e le lascia accumulare un saldo ore negativo, lei deve comunque offrire la sua prestazione lavorativa. Se il suo datore di lavoro non accetta per sua colpa tale proposta, il suo datore di lavoro rimane tenuto al pagamento del salario, senza che lei debba prestare ulteriormente il suo lavoro. Se il suo datore di lavoro rinuncia alla richiesta di indennità per orario ridotto, non spetta a lei «pagare» questa scelta attraverso ulteriori prestazioni lavorative.
Tuttavia, se per il suo datore di lavoro non è chiaro se la difficile situazione a livello di guadagno continuerà o meno, e di conseguenze non sa se dover fare richiesta per il lavoro ridotto, le conviene cercare una soluzione discutendo direttamente con il suo datore di lavoro. Soprattutto se non si tratta di una perdita di molte ore lavorative, potrebbe concordare di recuperare le ore perse quando la situazione tornerà alla normalità. Uno dei vantaggi in questo caso è che riceverebbe il suo stipendio completo e non solo l'indennità parziale per orario ridotto.
Il mio datore ha fatto richiesta per ‘indennità per lavoro ridotto. Cosa succede ai miei straordinari?
Normalmente, la cassa di disoccupazione versa l'indennità per lavoro ridotto solo quando tutte le ore supplementari lavorate non sono state smaltite. La relativa ordinanza sull’assicurazione contro la disoccupazione che si applica normalmente dice in merito: «Durante il termine quadro per la riscossione della prestazione, le ore in esubero effettuate dai singoli lavoratori sino a una nuova perdita di lavoro, ma al massimo negli ultimi 12 mesi, sono dedotte dalla loro perdita di lavoro».
Tuttavia, nell'ambito delle misure per combattere le conseguenze economiche della pandemia, il Consiglio federale ha abrogato questa disposizione fino al 31 marzo 2021. Per tale motivo non è necessario aver smaltito le ore lavorate in esubero prima di poter ricevere l’indennità per orario ridotto. Il suo datore di lavoro non può però proporle di compensare le ore lavorate in esubero e allo stesso tempo fare richiesta per l'indennità per lavoro ridotto: le ore in esubero le ha lavorate sulla base del salario concordato e il suo datore di lavoro è tenuto a retribuirgliele sulla base di tale stipendio. Concretamente ciò significa che il suo datore di lavoro può scegliere se dichiarare queste ore come ore di lavoro svolto e detrarle dalla richiesta per l'indennità per lavoro ridotto o farle compensare gli straordinari più tardi, quando la situazione sarà tornata alla normalità.
Lavoriamo ad orario ridotto. A quanto ammonta il salario che riceverò durante le ferie?
Una risposta chiara a questa domanda è possibile solo se esiste un contratto collettivo di lavoro.
(CLA) applicabile o se il suo contratto di lavoro individuale regola questo punto e stabilisce che riceverà il salario regolare per i giorni di vacanza durante il lavoro ridotto.
Secondo il punto di vista qui adottato, lei ha il diritto alla totalità del suo salario durante le vacanze, poiché il suo diritto alle vacanze esiste indipendentemente dal lavoro a orario ridotto. Mentre le vacanze servono a recuperare e a rilassarsi e devono essere finanziate dal datore di lavoro, l'indennità di lavoro ridotto è destinata a compensare una perdita di guadagno dovuta alla mancanza di lavoro, che in ogni caso non avviene durante le vacanze.
Non ho un livello di occupazione fisso. Ho comunque diritto all'indennità per lavoro ridotto?
Sì. Anche se normalmente «i lavoratori, la cui perdita di lavoro non è determinabile o il cui tempo di lavo¬ro non è sufficientemente controllabile» non hanno diritto all’indennità per lavoro ridotto, il Consiglio federale ha temporaneamente esteso il diritto all'indennità per lavoro ridotto COVID-19.
Se il suo livello di occupazione è soggetto a forti fluttuazioni, ha attualmente diritto a un'indennità per lavoro ridotto, a condizione che abbia lavorato per l'azienda in questione per almeno 6 mesi a tempo indeterminato. Il suo datore di lavoro fornisce all’assicurazione contro la disoccupazione il calcolo della sua perdita di ore lavorative. Tale calcolo si basa sui 6 o 12 mesi precedenti l’inizio del lavoro ridotto, a seconda di quale calcolo risulti per lei più vantaggioso.
Il Consiglio federale ha adottato questa estensione del diritto all’indennità il 28 ottobre 2020, con effetto retroattivo al 1° settembre 2020 e limitato al 30 giugno 2021.
Devo essere disponibile in qualsiasi momento durante il periodo di lavoro ridotto?
In linea di principio sì. Questo perché l'indennità per lavoro ridotto copre la perdita di guadagno. Se è possibile ripassare ad una situazione normale di guadagno, sia lei che la sua datrice di lavoro potete avvalervi di questa possibilità. Ciò significa ad esempio che lei debba essere disponibile e a disposizione per riprendere a lavorare in qualsiasi momento.
La situazione può essere diversa in caso di occupazione provvisoria e guadagno intermedio. Dal 1° settembre 2020 deve nuovamente chiedere preventivamente il consenso al suo datore di lavoro prima di accettare un’occupazione provvisoria. Se il suo datore di lavoro acconsente alla sua occupazione provvisoria, deve anche prevedere che lei possa non essere sempre disponibile.
Il suo datore di lavoro può negare il suo consenso solo se «il lavoratore, a causa dell’occupazione provvisoria, non potrebbe adempiere i suoi obblighi contrattuali». Questo può essere il caso, per esempio, se il suo datore di lavoro può effettivamente supporre che la situazione degli ordini cambierà rapidamente o che le autorità modificheranno i provvedimenti presi. Se è improbabile che ci sia un
cambiamento in merito alla perdita di guadagno, il suo datore di lavoro deve acconsentire all'impiego provvisorio. Se nega ingiustificatamente il consenso, «il servizio cantonale decide di privarlo del diritto alla rifusione dell’indennità per lavoro ridotto» per quanto la riguarda.
Per il lavoro effettivamente svolto, per il suo attuale datore di lavoro o nell’ambito dell’occupazione provvisoria, ha diritto al 100% del salario concordato.