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Anche durante i festeggiamenti di Carnevale occorre rispettare le norme anti discriminazione?
Se violano la dignità umana, le dichiarazioni pubbliche razziste o omofobe sono punibili anche durante il carnevale.
Il reato di discriminazione vieta di prendere pubblicamente di mira una persona o un gruppo sulla base della loro razza, etnia, religione o orientamento sessuale e di incitare all'odio o alla discriminazione. Non tutte le dichiarazioni razziste o omofobe sono punibili. Sono punibili le affermazioni che negano la dignità delle persone coinvolte e che mettono a repentaglio la coesistenza pacifica in una comunità.
Mentre, secondo la giurisprudenza consolidata, le affermazioni razziste o omofobe possono essere consentite in linea di principio nei dibattiti politici se rimangono fattuali nel contesto generale, ciò non si applica al carnevale. Il reato di discriminazione si applica in questo caso come in qualsiasi altro periodo dell'anno. (Vedi anche: «È razzista condannare gli «uomini africani» in generale?»)
Solo le dichiarazioni pubbliche rientrano nel reato di discriminazione
Le dichiarazioni private non sono punibili, anche se discriminano qualcuno per motivi di razza, etnia o religione. Secondo la giurisprudenza del Tribunale federale, le dichiarazioni pubbliche sono «dichiarazioni che non vengono fatte in un contesto privato. Sono private le dichiarazioni fatte all'interno di una cerchia di familiari e amici o comunque in un ambiente caratterizzato da relazioni personali o da una particolare fiducia».
Gli eventi di carnevale sono regolarmente aperti al pubblico, per cui anche le dichiarazioni che vi si fanno sono pubbliche. Un'eccezione è concepibile solo se si tratta di un piccolo ballo in maschera privato nel proprio salotto.
La valutazione di un terzo imparziale è decisiva
Secondo il Tribunale federale, se una dichiarazione è razzista o omofoba ai sensi del Codice penal dipende da come viene percepita da un terzo imparziale.
Ad esempio, l'autorità giudiziaria competente ha stabilito che la spiegazione in un video di YouTube su come hackerare tutti i «negri» con una macchina è un reato penale. È stato condannato anche l'uomo che ha avvicinato un uomo di pelle scura in una panetteria e gli ha chiesto se sapesse cosa fosse uno «Schoggiweggli» e se dovesse fare attenzione a non mordersi le dita mentre mangiava.
Anche durante il Carnevale vale quanto segue: se si può presumere che lo spettatore medio percepisca una dichiarazione come razzista o omofoba, la dichiarazione è rilevante ai fini del diritto penale.
Aggiornato l'11 luglio 2024