Famiglia
In quanto tempo le autorità devono prendere decisioni sulle questioni relative ai bambini?
Le autorità competenti devono decidere rapidamente le controversie in materia di custodia o autorità parentale; sussiste inoltre un chiaro principio di celerità in materia di rimpatrio dei bambini.
La Costituzione federale garantisce ad ogni persona che le autorità giudiziarie e amministrative giudichino il suo caso «entro un termine ragionevole». In linea di principio non esistono limiti di tempo assoluti, ma il «termine ragionevole» dipende dal caso specifico. Nel caso di rapimento di minori, tuttavia, vale il principio che le autorità devono ordinare il ritorno del bambino immediatamente se è passato meno di un anno dalla sottrazione.
Le autorità devono decidere rapidamente sulle questioni inerenti i bambini
Se sono coinvolti bambini, l'importanza del principio di celerità è maggiore che in altri procedimenti civili, poiché il bambino potrebbe altrimenti subire pregiudizi irrimediabili. Interruzioni prolungate dei contatti possono portare all'alienazione tra il bambino e uno dei genitori. Quanto più giovane è il bambino, tanto più rapidamente l'autorità deve prendere una decisione in un caso di custodia o di sottrazione di minore, ad esempio.
Decisioni immediate nei casi di rapimento
La Convenzione dell'Aia contro il rapimento internazionale di minori obbliga gli Stati contraenti ad applicare la «procedura d’urgenza» nei casi di sottrazione di minori. Se una persona porta o trattiene un bambino in un altro Stato contraente contro la volontà della persona che detiene l’autorità parentale e tale persona presenta una domanda di ritorno entro un anno dalla sottrazione, l'autorità competente deve ordinare il «ritorno immediato del bambino». Se la domanda viene presentata successivamente, l'autorità ordinerà il ritorno solo se il bambino non si è ancora ambientato nel nuovo contesto. (Vedi anche: «Il consenso successivo può giustificare il rapimento di un bambino?»)