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La locatrice può adeguare la pigione al costo della vita?
Se l'indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta, la locatrice può aumentare la pigione. Tuttavia, può trasferire l'intero aumento all'inquilino solo se la pigione è indicizzata.
Se la locatrice desidera aumentare la pigione, può farlo alla prossima scadenza di disdetta; deve comunicare l'aumento su un modulo ufficiale almeno dieci giorni prima dell'inizio del termine di preavviso. La locatrice deve motivare l'aumento; anche il rincaro può essere un motivo ammissibile. Di norma, tuttavia, la locatrice non può trasferire l'intero aumento all'inquilino, salvo in caso di pigione indicizzata. (Vedi anche: «Lista di controllo: aumento della pigione»)
La locatrice può aumentare la pigione a causa dell’aumento del costo della vita
L'inflazione è misurata dall'indice nazionale dei prezzi al consumo, che misura l'andamento medio dei prezzi di beni e servizi richiesti dalle famiglie. Se l'inflazione è aumentata dall'inizio del contratto di locazione o dall'ultimo aumento della pigione, la locatrice può trasferire all'inquilino fino al 40% dell'aumento.
Per le pigioni indicizzate valgono regole speciali
La pigione indicizzata è possibile se la locatrice stipula con l'inquilino un contratto di locazione per almeno cinque anni. La locatrice deve notificare l'aumento della pigione con un termine di almeno 30 giorni per la fine di un mese.
In caso di pigione indicizzata, la locatrice può trasferire l'intero rincaro, a condizione che ciò sia stabilito nel contratto di locazione. Tuttavia, non può aumentare ulteriormente la pigione durante il periodo di indicizzazione, sulla base dell'aumento generale dei costi o dell'aumento del tasso di interesse di riferimento. Se desidera aumentare la pigione sulla base dell'aumento del tasso di interesse di riferimento, deve farlo alla fine del periodo di indicizzazione, rispettando il periodo di preavviso concordato. Secondo una recente sentenza del Tribunale federale ciò vale anche nel caso opposto per l'inquilino, che chiede una riduzione della pigione, se il tasso di interesse di riferimento è diminuito.