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Le telecamere di sorveglianza sono ammesse nelle scale?
Una locatrice può installare videocamere nelle sue scale, a condizione che rispetti i requisiti della Legge sulla protezione dei dati. Tuttavia, la locatrice non può pubblicare le immagini senza il consenso delle persone riprese.
Se la locatrice filma le scale e nelle registrazioni si vedono persone riconoscibili, deve dimostrare che le registrazioni sono giustificate, ad esempio, per prevenire atti di vandalismo. La locatrice deve informare tutte le persone interessate prima che entrino nell’area di ripresa. Infine, la locatrice può conservare le registrazioni solo per il tempo necessario allo scopo di utilizzo.
La videocamera nelle scale può essere giustificata
Come scrive il Tribunale federale, i sistemi di videosorveglianza nelle aree generalmente accessibili di un appartamento in locazione sono in linea di principio adatti «a dissuadere vandali, ladri o scassinatori dalle loro azioni». Tuttavia, il Tribunale federale non dà alla locatrice un assegno in bianco: l'installazione di una telecamera deve sempre essere esaminata nel singolo caso concreto: «Così, la videosorveglianza nell'area d'ingresso di un condominio anonimo, dove può anche esserci un rischio di aggressione, può essere appropriata e ragionevole per tutte le persone interessate, mentre questo non è di solito il caso in un piccolo condominio dove tutti i vicini si conoscono».
Inoltre, ogni singola telecamera deve servire allo scopo di prevenzione. Se una telecamera non è necessaria e interferisce eccessivamente con la privacy dell'inquilino, ad esempio perché registra gli attraversamenti e i passaggi verso la lavanderia, non è ammissibile.
Le persone devono sapere che saranno riprese
Non è necessario che tutti gli inquilini siano d'accordo con le telecamere. Tuttavia, la locatrice deve affiggere dei cartelli in modo che gli inquilini e i visitatori sappiano di essere ripresi.
La locatrice non può conservare le registrazioni
La locatrice può conservare le registrazioni ammissibili solo per il tempo necessario. Se le registrazioni non mostrano nulla di problematico, come ad esempio un atto di vandalismo, la locatrice deve cancellarle o trasferirle. Secondo la prassi e la giurisprudenza, la conservazione per 24 ore è comunque consentita. Infine, la locatrice è responsabile anche della sicurezza dei dati e deve assicurarsi che nessun terzo abbia accesso alle registrazioni.
Attenzione: anche se la locatrice ha effettuato correttamente le registrazioni, il Tribunale non è tenuto ad ammetterle come prova. (Vedi anche: «La polizia può pubblicare le foto di ricercati sui social media?»)