Consumo & Internet

Posso vendere la marmellata che ho fatto io stesso?

Chiunque produca alimenti deve segnalarlo alle autorità e garantire in ogni caso una gestione igienica.

Anche chi produce e vende marmellate solo a titolo accessorio è soggetto alla legislazione alimentare e deve segnalare la propria attività all'autorità cantonale competente, a meno che non si tratti solo di «vendita occasionale su piccola scala in occasione di bazar, feste scolastiche ed eventi simili». Indipendentemente dalla quantità di marmellate vendute, il produttore deve garantire che le creme spalmabili siano sicure e quindi non dannose per la salute. Infine, esistono anche numerose norme sulle informazioni che il produttore deve fornire.

La produzione alimentare privata è soggetta a notifica

La produzione regolare di alimenti deve essere notificata, indipendentemente dal fatto che sia effettuata a tempo pieno o a tempo parziale; è inoltre irrilevante che il sito di produzione sia privato o commerciale. La notifica deve essere presentata all'autorità cantonale di controllo. Solo se qualcuno conserva la marmellata solo occasionalmente e la vende in occasioni speciali, come le feste scolastiche, non deve essere denunciato.

Tuttavia, l'autorizzazione è necessaria solo per i nuovi alimenti. Si tratta di alimenti che «non sono stati utilizzati per il consumo umano in misura significativa né in Svizzera né in uno Stato membro dell'UE». Chiunque voglia vendere un alimento di questo tipo deve richiedere un'autorizzazione all'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria. Ciò significa che chiunque mescoli un nuovo ingrediente alla marmellata ha bisogno di una licenza.

La marmellata non deve essere pericolosa per la salute

I produttori hanno la responsabilità di garantire che le loro marmellate siano igienicamente perfette e non mettano a rischio la salute dei consumatori. Devono adottare tutte le misure igieniche necessarie «per tenere sotto controllo qualsiasi rischio per l'uomo».

Il produttore deve fornire informazioni sulla marmellata

Il produttore non può ingannare il cliente con le informazioni sulla confettura nella presentazione, nell'etichettatura e nell'imballaggio. Il produttore non può scegliere il nome per la propria creazione. Esistono norme dettagliate che stabiliscono quali prodotti rientrano nelle denominazioni «marmellata», «gelatina» o «confettura».

Oltre alla data di scadenza, la marmellata deve essere etichettata in modo chiaro, leggibile e permanente con numerosi altri dati obbligatori, come gli ingredienti o il paese di produzione. (Vedi anche: «Cosa posso vendere nel negozio della fattoria?»)

Chiunque voglia vendere la marmellata online - in gergo legale «con l'uso di tecniche di comunicazione a distanza» - deve anche rendere disponibili le relative informazioni sul sito web. (Vedi anche: «Gli alimenti si possono etichettare in una lingua straniera?»)

Aggiornato il 31 ottobre 2024