Lavorare
Trasloco! Il mio capo deve concedermi giorni di libero?
La datrice di lavoro è obbligata per legge a concedere al proprio dipendente un congedo speciale per il trasloco. La regola normale è un giorno di libero; in alcuni casi i CCL concedono un giorno aggiuntivo per un trasloco su una distanza maggiore. Il datore di lavoro può regolare contrattualmente questo aspetto in modo più generoso, ma non più restrittivo.
Il dipendente ha diritto alle «ore e ai giorni di libero abituali». Ciò include anche un congedo speciale in caso di trasloco. La datrice di lavoro può disciplinare i dettagli nel contratto di lavoro, ma non può derogare al principio a svantaggio del dipendente. Il Codice delle obbligazioni (CO) non risponde alla domanda se il congedo straordinario sia retribuito o meno.
La datrice di lavoro deve concedere giorni di libero per il trasloco
La legge si limita a stabilire che la datrice di lavoro deve concedere le «ore e i giorni di libero abituali». Il CO non specifica quanti giorni copre questo diritto. Per contro, i contratti collettivi di lavoro (CCL) contengono talvolta disposizioni più dettagliate e danno diritto a un giorno di libero per un trasloco all'interno della regione e a un periodo più lungo per un trasloco più lontano.
La datrice di lavoro non può derogare alla legge o ad eventuali CCL applicabili a svantaggio del dipendente. Tuttavia, può essere più generosa e, ad esempio, concedere al dipendente giorni di libero supplementari per il trasloco. Al contrario, è di regola consentito richiedere ai dipendenti part-time di programmare il giorno del trasloco nel loro giorno libero.
Attenzione: per un rapporto di lavoro di diritto pubblico si applicano le disposizioni della legislazione sul personale in vigore. Il CO non è applicabile a meno che la normativa non vi faccia riferimento.
Giornata di trasloco non obbligatoriamente pagata
La legge non disciplina se la giornata di trasloco sia retribuita o meno. Se al rapporto di lavoro si applica un contratto collettivo di lavoro, si applicano tutte le norme in esso contenuto. La datrice di lavoro deve rispettarle, anche se contrattualmente prevede il pagamento.
Se né il contratto di lavoro né il contratto collettivo regolano il pagamento del giorno di trasloco, la datrice di lavoro di solito paga il tempo se il dipendente è assunto con uno stipendio mensile. Nelle retribuzioni orarie, invece, il giorno di trasloco di solito non viene pagato.
Aggiornato il 28 settembre 2023