Previdenza professionale

5 risposte sugli averi di vecchiaia sovra-obbligatori

Come vengono creati gli averi pensionistici sovra-obbligatori?

La parte obbligatoria dell'avere di vecchiaia comprende gli attivi che devono essere legalmente disponibili come prestazione minima.

Se le componenti salariali assicurate superano l'importo obbligatorio, si crea un avere di vecchiaia sovra-obbligatorio. Da un lato, ciò può verificarsi perché la persona assicurata, con un contributo volontario, versa più di quanto previsto per la parte obbligatoria dell'avere di vecchiaia:

  • ha già fatto versamenti alla cassa pensione prima dei 25 anni;
  • aveva già una soluzione pensionistica prima dell'entrata in vigore della LPP;
  • guadagna più degli attuali 88.200 franchi all'anno;
  • versa volontariamente un importo maggiore alla cassa pensione attraverso un riscatto;
  • volontariamente contribuisce in misura maggiore al risparmio.

D'altro canto, piano di previdenza scelto dal datore di lavoro può prevedere averi di vecchiaia sovra-obbligatori:

  • assicurando anche i redditi inferiori alla soglia di ingresso prevista dalla legge, attualmente 22.050 franchi all'anno;
  • effettuando una deduzione di coordinamento inferiore a quella prevista dalla legge;
  • il capitale di previdenza matura un interesse superiore al minimo legale.

La parte sovra-obbligatoria dell’avere di previdenza influisce sull'importo della mia pensione?

L'aliquota di conversione legale, attualmente pari al 6,8%, si applica agli averi di vecchiaia obbligatori. Per gli averi di vecchiaia sovra-obbligatori, la cassa pensione può stabilire un proprio tasso di conversione.

Se l'istituto di previdenza applica un'aliquota di conversione ripartita per il calcolo della rendita di vecchiaia, è vantaggioso che la quota obbligatoria dell'avere di vecchiaia sia la più elevata possibile. Se invece l'istituto di previdenza applica un'aliquota di conversione complessiva per il calcolo della rendita di vecchiaia, la quota sovra-obbligatoria dell'avere di vecchiaia non influisce sull'importo della rendita di vecchiaia.

Attenzione: la cassa pensione deve sempre rispettare la prestazione minima prevista dalla legge («calcolo ombra LPP»).

(Vedi anche: «5 risposte sull’aliquota di conversione»)

A quale avere di vecchiaia l'istituto di previdenza accredita un riscatto volontario?

In caso di riscatto volontario, l'istituto di previdenza lo accredita all'avere di vecchiaia sovra-obbligatorio.

È possibile fare dei versamenti volontari alla cassa pensione solo se si ha una lacuna contributiva. La lacuna contributiva è la differenza tra il vostro avere di vecchiaia effettivo e quello che potreste avere con il vostro stipendio attuale. Per sapere se avete una lacuna contributiva e quanto è alto il vostro potenziale di riscatto, consultate la sezione «riscatto/rimborso» del vostro certificato di previdenza.

Le lacune nei contributi possono verificarsi per i seguenti motivi:

  • lungo periodo di formazione;
  • interruzione per gravidanza;
  • soggiorno più lungo all'estero;
  • divorzio;
  • aumento del grado di occupazione;
  • aumento del salario.

A quale avere di vecchiaia l'istituto di previdenza accredita il conguaglio degli averi previdenziali?

Se due coniugi divorziano, il Tribunale divide a metà gli averi previdenziali accumulati durante il matrimonio fino all'avvio del procedimento di divorzio. Questo cosiddetto conguaglio degli averi di vecchiaia si basa sul principio che l'avere di vecchiaia obbligatorio rimane tale finché l'avere non è uscito dal ciclo della previdenza professionale. Se l'avere di vecchiaia viene trasferito dal precedente istituto di previdenza al nuovo istituto di previdenza, la parte obbligatoria dell'avere di vecchiaia originario dev’essere riconosciuta come avere di vecchiaia obbligatoria anche nel nuovo istituto di previdenza.

Attenzione: se il conguaglio degli averi di vecchiaia è irragionevole, il coniuge debitore deve all'altro una liquidazione in capitale dello stesso importo. Poiché questo avere non proviene dal regime pensionistico, il Tribunale assegnerà l'importo all'avere di vecchiaia sovra-obbligatorio come se si trattasse di un riscatto.

A quale avere di vecchiaia l'istituto di previdenza accredita il rimborso di un prelievo anticipato per l’acquisto di una proprietà abitativa?

Se la persona assicurata ha prelevato denaro dall'avere di vecchiaia obbligatorio per l'acquisto di una proprietà abitativa, in caso di rimborso anche questo importo verrà restituito a tale avere. Se il prelievo anticipato è stato effettuato sia dall'avere di vecchiaia obbligatorio che da quello sovra-obbligatorio, spetta all'istituto di previdenza stabilire le modalità di rimborso. La LPP non prevede alcuna regolamentazione in merito. In caso di rimborso un istituto di previdenza può quindi decidere di reintegrare prima l'avere di vecchiaia obbligatorio prelevato in precedenza. Se reintegra prima la quota prelevabile non obbligatoria, l'istituto di previdenza deve accreditare eventuali rimborsi ulteriori o aggiuntivi all'avere di vecchiaia obbligatorio.

Attenzione: per garantire che l'importo prelevato dall'avere di vecchiaia obbligatorio rimanga nel regime obbligatorio in caso di rimborso successivo, l'istituto di previdenza deve dichiarare in anticipo se e, in caso affermativo, quanto la persona assicurata ha prelevato dall'avere di vecchiaia obbligatorio.


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